17 cose che gli artisti emergenti non riescono ad imparare!

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Ari Herstand è un musicista che si gestisce interamente da solo, ma lo fa in un modo talmente efficace e redditizio che il suo blog è diventato un punto di riferimento per tutto il mondo DIY. Spesso i suoi post vengono pubblicati su siti di informazione di settore; è il caso di “17 Things Local Bands Just Don’t Get” pubblicato su Digital Music News. In questo post Ari si è concentrato esclusivamente sul live, uno dei suoi temi preferiti e uno dei punti fondamentali per ogni artista, facendo una lista di cose che le band o gli artisti emergenti non riesco a capire. Un breve cappello introduttivo giusto per anticiparvi che questo è un adattamento, non una mera traduzione, anche per cercare di trovare un nesso tra il mercato italiano a quello americano. Ma che vedrete si assomigliano più di quanto non pensiamo.

Partiamo:

  1. Parlare male di altre band appartenenti alla vostra stessa scena non peggiora la loro reputazione, bensì la vostra.
  2. Rimanere in fondo al locale con le braccia conserte e completamente indifferente mentre suona una band non fa di voi una persona ‘cool’. Diventate molto più popolari stando sotto i palco a cantare le loro canzoni.
  3. Sembrare una rockstar non è poi così importante; fondamentale è SUONARE come una rockstar.
  4. L’immagine è fondamentale. Evitate di esibirvi con i pantaloncini militari multitasche, quelli sono perfetti per il barbecue, non per i musicisti sul palco.
  5. Essere rispettosi e gentili vi porterà professionalmente più lontano rispetto ad essere superiori e arroganti.
  6. Andare ai concerti degli altri gruppi è la cosa più importante che possiate fare per aiutare la vostra scena musicale.
  7. Spesso le persone influenti (direttori artistici, blogger, giornalisti, personalità, etc.) sono amiche tra di loro, diventa amico di uno di loro e lo sarai di tutti. Se ti comporti male con uno sarai inserito nella lista nera di tutti.
  8. Non hai bisogno dell’attenzione della stampa per organizzare un concerto. Necessiti di un’etica di lavoro molto forte e un buon piano di azione.
  9. La promozione attraverso oggetti fisici è ancora molto importante. Esci di casa e appendi qualche locandina o distribuisci flyer. Non passare tutto il tuo tempo su Facebook.
  10. Facebook sta morendo. Se tutto il tuo piano promozionale è sul social, sei condannato all’insuccesso.
  11. Prima di partire con un tour devi conquistare la tua città. Se non interessi a nessuno a livello locale, cosa ti fa pensare che potresti piacere ad altre persone?
  12. Fare concerti non ha nessun senso fino al momento in cui non arriva il pubblico. Non ti conviene iniziare un tour se ancora non sai come far arrivare le persone.
  13. Se vuoi conquistare la tua città (vedi punto 11) non devi suonarci molto. Dirada i concerti così sarai in grado di promuoverne bene uno ogni 6/8 settimane.
  14. Quando inizi, comunque, devi suonare ovunque e in qualsiasi location per fare esperienza. Registra ogni concerto e quando inizia a piacerti ciò che senti (e persone che NON SONO tuoi amici o familiari pensano la stessa cosa) puoi iniziare a trovare nuove date e fissare un cachet.
  15. Se fate schifo non avete diritto ad essere pagati. Prima dovete diventare bravi. Poi chiedere un cachet.
  16. Nell’industria discografica a nessuno interessa quanto sia bella la vostra musica; a loro interessa solamente il successo che avete ottenuto da soli.
  17. Cerca di aiutare i tuoi colleghi, spesso questo aiuto torna indietro.

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Originale di Ari Herstand su http://www.digitalmusicnews.com del 17 febbraio 2014
Tradotto e adattato da Fabrizio Galassi per Groovadia

47 comments

  1. dalla mia esperienza RISPONDO ad ogni cosa scritta qui
    1. magari parlarne troppo può essere sbagliato , ma bisogna accettare anche le critiche negative e non leccare il culo anche se la band ti fa schifo.
    2.se una band non mi piace non vedo perchè debba fare il pagliaccio per accaparrarmi simpatie , finisco con l’ esser visto come un ascoltatore incoerente e questo fa male anche alle altre band.
    3. sono completamente daccordo , suonare bene penso che sia la prima cosa in assoluto e più delle volte anche l’ unica.
    4.non faccio sfilate di moda o cabaret, le persone vengono ad ascoltare la mia musica e ognuno può mettersi quello che gli è più comodo , basti che la musica sia gradita.
    5.essere rispettosi e gentili , ma farsi rispettare quando un locale non ti paga o vieni trattato come l’ ultimo dei gruppi.
    6 come la 2.
    7. in questo campo niente rimane per sempre e nessuno ti da garanzie , valutare sempre gli aiuti ma contare solo sulle proprie forze evitando di fare gli opportunisti,fregatevene e siate sempre coerenti con la vostra evoluzione artistica ,le recensioni negative hanno un riscontro 10 volte più forte rispetto a quelle positive ,
    8.il tuo unico piano d’ azione è youtube , …punto.
    9. invece di spendere soldi e tempo inutili stampando flyer , su facebook esistono le inserzioni
    10, dire che facebook è morto siamo proprio alla follia…, sei destinato all insuccesso se la locandina ha una pessima grafica e se lasci che i tuoi post arrivino solo ai tuoi contatti , , gli eventi che non hanno successo sono quelli con pochi contenuti, postare musica video demo aiuta , e poi non esiste solo facebook ma blog di eventi , twitter ecc..
    11.si suona anche per farsi conoscere , non è detto che tutti quelli che vengono al mio concerto devono essere miei fan…la cosa migliore da fare quando si va a suonare in tour è ingaggiare come spalla una band del posto
    12. come la 11
    13. sono daccordo, se suoni sempre nello stesso posto , anche i tuoi amici inizieranno a non venire alle serate, meglio fare pochi show con più persone
    14.Mai illudersi, se una serata è andata bene , ringraziate e vi preparate per la prossima, ciò che fa grande una band è il saper dare il massimo anche ad una singola persona sotto il palco, il 90 percento dei casi in cui una band è tornata nel luogo dove aveva avuto un buon riscontro è stato sempre deludente, siate pronti a nuove sfide e la fortuna vi aiuterà
    15.oggigiorno è difficile capire cosa fa schifo e cosa piace alla gente, se la serata va male è colpa di chi vi ha ingaggiati , ma se voi fate il vostro lavoro con impegno e passione , pretendere un cachet dignitoso può far solo bene alla scena,
    16. all’ industria discografica interessano solo i SOLDI. Nel momento in cui c’è un ritorno economico periodico e siete disposti a cedere una percentuale per gestire servizi ( videoclip pubblicità , produzione di dischi , organizzazione tour ecc…) allora li subentra l’ industria discografica ,quindi a prescindere della quantità di fan che avete ,dimostrate le vostre entrate economiche e loro vi accoglieranno a braccia aperte.
    17. circondati di persone che hanno un seguito nella scena , ma non aspettarti mai nessun tipo di aiuto , ricorda che pur non volendo , sei in competizione con gli altri perchè solo pochi possono attingere alla fama.

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    1. non sono assolutamente d’accordo.Non ti metti quello che ti pare. E’ una questione di rispetto per il pubblico e per se stessi. A me, uno che suona con le pantofole e la tuta mi offende e non lo guarderei mai. Magari potrei ascoltare un suo cd ma andare al concerto proprio no… un concerto rock è uno spettacolo, non una audizione. Te li immagini gli stones in pigiama? Morrison con la camicia hawaiana? Anche nella musica classica c’è un codice di eleganza. Possibile che non lo capisci?

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      1. Esatto. Anche le bands che SEMBRA che salgano sul palco a caso..in realtà hanno un’immagine totalmente studiata..e se è studiata bene ovviamente non risulta una costrizione ma un elemento a favore dello spettacolo. Purtroppo a volte ci si sente già arrivati e ci si permette di non rispettare il proprio pubblico. Infatti i risultati li vediamo tutti i giorni…

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        1. Esempio, le band comico/demenziali: anche se si vestono nei modi più improbabili il loro vestirsi ha assolutamente tutto un senso, l’immagine è una delle parti fondamentali del lavoro del musicista.

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      2. Non tutti i casi sono uguali,gli Oasis arrivarono con mille pretese.. vestivi come volevano.. offese verso tutti.. presunzione.. e non gliene fregava niente di niente e di nessuno!Se vai a vedere loro,questo tizio ha preso 1,2 punti su 17… poi magari la questione è che essere fenomeni e essere un buon gruppo appassionato di musica è diverso..

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    2. D’accordissimo…sul punto 4: Il compito del musicista è quello di trasmettere emozioni attraverso la propria MUSICA (che sia strumentale o cantata non conta)…per il look ci sono format fatti apposta come talent e reality che con la musica intesa come arte non ha nulla a che vedere! L’eleganza è una cosa…il look inteso come stile (anche di vita) è un’altra cosa. Certo, se suoni in costume o in mutande è ovvio che non sia proprio il top.

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  2. Alcuni punti sono errati, altri sono giusti…se vuoi omologarti al sistema è ovvio che devi puntare sull’immagine e sul “piacere” a tutti, ma per me la musica è un’altra cosa.

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    1. io ho espresso il mio parere saranno le persone a decidere se farci caso o no , ma nonostante questo è gradito sapere anche altri pareri , i commenti che non dicono nulla potete anche evitarli.

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      1. Non sapevo fossi il moderatore e in quanto tale consigliassi agli altri se e come commentare, io credo di aver detto ciò che penso usando un po’ di ironia, piuttosto che scrivere 17 punti in modalità “sul piede di guerra”. Quello che non condivido del tuo intervento è il tono saccente, usi spesso espressioni del tipo “la cosa migliore da fare è” “..siamo proprio alla follia”, “tempo inutile a stampare ..”, “non vedo perché io debba fare il pagliaccio..”, “leccare il culo”, “non faccio sfilate di moda o cabaret”. Io credo che questi consigli possano considerarsi semplicemente un grande invito all’umiltà e alla collaborazione tra musicisti, con l’aggiunta di qualche piccolo suggerimento sull’uso di facebook e sul saper stare in rete, senza disdegnare alcuni metodi di diffusione tradizionali, che a mio parere rimangono sempre piacevoli da vedere e dimostrano il fatto che una band non debba piegarsi sempre e per forza ai dettami del marketing (ormai si fa tutto in rete), ed è proprio in queste cose che dimostri di non “piegarti” se così vogliamo dire, se continui a vivere con il cuore, dimostrando con piccoli gesti come quello di fare un flyer o una locandina, di essere ancora legato al tuo territorio, nonostante tu abbia la possibilità di essere dovunque con youtube. Magari poi tu sei bravissimo e suoni in una grandissima band, se è così ti chiedo scusa e apprenderò la lezione, ma io continuo a credere che questi consigli siano preziosi.

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    2. Perchè? Ha scritto delle critiche interessanti, non tutti hanno lo stesso punto di vista, impariamo a condividere e rispettare le idee di tutti cari amici musicisti, non solo quelle di personaggi popolari o nomi noti.

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  3. Si vede pari pari che sei nuovo di certe situazioni…fa na cosa, non parlare di cose che non conosci,fai solo brutte figure sennò…capito pischellè? Commento per chi ha scritto l’articolo…se così si può chiamare

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  4. regola 3: sembrare una rockstar non è così importante bla bla bla….regola 4: l’immagine è fondamentale bla bla bla……yeah…

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  5. E’ tutto molto vero. Perchè se sei nel d.i.y. , sei il tuo manager, il tuo promoter, il tuo musicista, sei un po’ tutto…ma bisogna avere anche l’entusiasmo e l’attitudine per farlo. Perchè non è un modo di diventare famosi ma solo di fare rock n roll. Dire che facebook sta per morire non è da pazzi. ma, io, direi che le persone stanno morendo su facebook. La musica è soprattutto vibrazioni e non solo click. Sono d’accordo che è più efficace un flyer di un evento su facebook. Penso anche io che per meritare dei soldi bisogna fare un bello show. Anzi penso che tutti i musicisti italiani dovrebbero farsi qualche mese a suonare negli Stati Uniti dove suoni per le mance. Così probabilmente riusciranno a togliersi di dosso quest’aria da “fighetti” della musica alternativa che si sono cuciti sopra negli anni.

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    1. mi trovi d’accordissimo. Quando tocchi il binomio musica-soldi (anche se si parla di pochi spiccioli delle vendite dei dischi) qui tutti in Italia danno in escandescenza. In realtà all’estero i dischi si regalano normalmente. Qui nel blog, la sezione OUR PHILOSOPHY è tutta dedicata al perchè le bands emergenti hanno bisogno di regalare la propria musica finche non sono diventate qualcuno. Ma a tanti brucia sentirselo dire.
      Ci vuole più umiltà e mettere il naso all’estero farebbe bene a tanti. Tornerebbero con la cresta più bassa.

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      1. Finalmente qualcuno che lo dice!! Il disco per una band emergente è il biglietto da visita, va diffuso il più possibile e gratis! Quando, nel mio piccolissimo, ho deciso di diffondere il nostro EP gratuitamente (malgrado ci avessimo speso dei soldi per produrlo) mi hanno dato tutti del coglione…

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        1. AHAHAHAHAH! Ruben, siamo in due! La sottoscritta gestisce uno studio di registrazione e quando le bands chiedono consigli su come promuovere il primo disco io propongo sempre di darlo gratuitamente in cambio della email..tra l’altro ci sono sistemi molto fighi che ti permettono di gestire tutto in automatico anche mentre sei al mare… Non ti immagini la faccia della gente.
          Se guardi la sezione Horizons’Philosophy è tutta dedicata al free come concetto di promozione. Ma purtroppo siamo ancora indietro anni luce qui in italia. Siamo destinati a prendere dei coglioni a vita. Ma prima o poi la gente si sveglierà.
          Ti consiglio vivamente il libro di Chris Anderson “Free” (Gratis, nella versione italiana)..dal capitolo 12 in poi è oro colato!

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          1. Grazie Rossella per le indicazioni! Mi sono fatto delle letture molto interessanti! La scoperta del tuo blog è stata un vero colpo di fortuna. Col mio gruppuscolo italo-francese abbiamo appena finito l’EP e l’abbiamo messo in free listening su soundcloud, per farlo ascoltare il più possibile (gli obiettivi sono proprio 1.farsi conoscere 2.trovare date). Inoltre, vedendo quanto va forte youtube, ci siamo ingegnati per associare dei video, ne abbiamo pubblicato uno, ne seguiranno altri… Mi farebbe un piacere enorme avere un parere esperto come il tuo, su queste strategie…

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            1. Ciao Ruben, direi che vi state muovendo bene!
              Quando si parla di soundcloud però mi fa sempre un po’ paura…lo trovo molto dispersivo…sicuramente è un buon luogo per parcheggiare la propria musica affinchè tutti possano ascoltarla…ma fatico sempre a far emergere un disco da soundcloud.
              Mi spiego meglio: ok tu lo metti su soundcloud…ma quanti altri ci sono????
              Anche su spotify è così, però spotify è organizzato in modo da essere più simile ad una radio e in tanti ce l’hanno acceso tutto il giorno in casa o in ufficio. Inoltre spotify è più organizzato e invoglia ad ascoltare tutto il disco, invece di un singolo brano.
              Quello che ti posso consigliare è di integrare Soundcloud, il video, e le pubblicità di fb.
              Create una campagna su fb (in realtà bastano davvero pochi soldi!) indirizzata al vostro pubblico ideale (demografica: dove abitano? quanti anni hanno? cosa ascoltano? che hobby hanno? sicuramente il vostro genere vi da un’idea di pubblico abbastanza preciso..e se non ce l’avete trovatelo….non esiste un disco che va bene per tutti..). Con la campagna di fb spingete a vedere il video, e sotto al video date la possibilità di passare a soundcloud per ascoltare il resto.
              Questo può essere un bel modo per integrare tutte le azioni che avete fanno fino ad ora…che sono ottime!
              Se poi riusciste ad ottenere le email di quelli che guardano il video..sareste al top.

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  6. quale alternativa pensi che si debba usare in futuro per farsi conoscere? anch’io ho pensato che FB non sia più efficace come un tempo, ma gli altri social mi sembrano tutti molto dispersivi

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    1. Se ci fai caso, prima fb ha convinto tutti a farsi la pagina (al posto del profilo)… ora chi ha una pagina e (esempio…) 2000 fans, se posta uno status, lo leggono circa il 10%-20%. E’ colpa del nuovo algoritmo di fb. Che invoglia a pubblicizzare a pagamento i posts.
      Inoltre gli eventi non servono davvero più a nulla.
      Twitter è ottimo ma in italia non è sviluppato per nulla.
      Io ti consiglio di integrare twitter e fb nella tua strategia (usando post molto informali e curiosi per twitter e post brevi con foto per fb).
      Ma bisogna prepararsi ASSSOLUTAMENTE a puntare sui contenuti video.
      Ormai anche fb ha messo l’opzione per cui i video partono in automatico, ottengono molte più visualizzazioni e sono sempre più facilmente ripostati.
      Spero davvero che quest estate esca YOUTUBE MUSIC…sarà la VERA RIVOLUZIONE per i musicisti!
      Ti linko la notizia qui sotto!
      Mi farebbe piacere anche sentire che strategia stai usando tu ora!

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      1. non me lo fa linkare…comunque cerca in questo blog, nella sezione articoli, trovi subito l’articolo su come diventerà YoutubeMusic e sembra davvero stra potente per promuovere la propria band e la propria immagine

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  7. Oddio, viste nel complesso mi sembrano un grosso insieme di banalità che partono dal presupposto che la scena musicale americana (americana di dove per l’esattezza? Chicago, NY, Seattle, Austin?) sia uguale a quella di casa nostra, premesso che non esiste una vera scena italiana.
    Peace and love.

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  8. Sembra di leggere i principi che mi ero autoimposto e proposto alla band che avevo, qualche soddisfazione me la son riuscita a togliere suonando per la mia isoletta, non eravamo il meglio ma abbiam dato qualcosa, legato e collaborato molto con altre band, ho imparato che ci vuole moooolta autocritica e tantissima umiltà.

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  9. Ciao a tutti.
    Io suono in una band “emergente” musica inedita, abbiamo fatto due dischi credo che nel 2015 uscirà un terzo.
    Il disco è ditribuito sulle migliori piattaforme digitrali (itunes, amzon,google play,emusic, ecc. ecc.) Noi lo vendiamo, si possono ascoltare gratuitamete i brani su youtube,sound cloud ecc. ecc. Ma di regalare il nostro sudato lavoro non se ne parla, non è per arroganza o cose simili è suolo per prencipio.
    Io i dischi dei gruppi emergenti li compro per promuovere la musica emergete.
    Voi lavorate gratis??? Io no.
    Tutti penso che sappiate quanto costa in termini di denaro fare un album a livello professionale, vendendo 300 copie non si rientra nei costi.
    Il disco è passato su molte radio europee, in australia e sulle radio dei college americani.
    Ha avuto molte review positive in tutta europa.

    Detto questo negli anni ho avuto conferma che in Italia il panorama musciale per chi fà musica inedita è piestoso.
    Puoi suonare bene quanto vuoi ma in italia booooo non sò il perchè ma vieni quasi sempre snobbato, Nei miei pochi live all’estero ho trovato locali pieni con tanto di applausi vendite e autografi …. ero quasi imbarazzato quando venivano a chiederelo…

    Cmq detto questo buon rock n roll a tutti.

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  10. Secondo mè, quasi tutti questi consigli sono discutibili, pubblico molte cose e sò cosa dico, l’errore fatale, comunque è nella frase : “Se fate schifo non avete diritto ad essere pagati. Prima dovete diventare bravi. Poi chiedere un cachet.”
    Suonare, deve essere sempre remunerato, è un lavoro e una prestazione lavorativa, poi se fai schifo, stai a casa, e non suoni in pubblico per diventare bravo.

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    1. Calcola che è scritto da un americano e là se fai schifo non vieni pagato davvero. Si presume che una band chieda di essere pagata quando fa un buon spettacolo, di certo non al primo concerto o quando non si è pronti.

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  11. allora…se fai schifo non puoi pretendere di suonare a pagamento, ti fanno gia’ un piacere a farti suonare. c si mette d’ accordo sui soldi PRIMA non dopo. Se siete alle prime armi il disco regalatelo (in cambio dell’ e-mail e’ geniale, di eventi facebook ne arrivano 200 al giorno, se t ritrovi l’ invito del concerto in e-mail….meglio), sicuramente i soldi adesso si fanno con magliette ecc.. e vale anche x i gruppi famosi x cui..

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  12. Facebook sta morendo? ma dove? anzi meno male che c’è FB dove con pochi click riesci ad avere visibilità da tutti i tuoi contatti, i flier attaccati in giro non se li caga nessuno, anzi puntualmente qualcuno te li leva dopo che hai speso pure un fracco di soldi per stamparli, poi non sono d’accordo con il punto 11, nessuno è profeta in patria, anzi è più facile che tu faccia successo fuori dalla tua città, soprattutto se abiti in un buco di città provinciale, Hendrix negli USA non se lo cagava nessuno, solo in UK ha cominciato ad avere gli apprezzamenti che si meritava…

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  13. Ciao ragazzi, sto contattando vari cantanti singoli e gruppi perché sto creando qualcosa di veramente unico nel panorama musicale risolvendo un problema mai risolto anche se grida a gran voce.

    Domanda:

    Vi piacerebbe trovare una piattaforma specifica dove ogni cantante/gruppo riceve prenotazioni per le sue serata, senza più ricercarle in prima persona ma è una specifica piattaforma che ve lo trova al vostro posto… inoltre pagandovele anticipatamente?

    Immaginate che nel vostro account potete inserire GRATUITAMENTE:

    – informazioni dettagliate su di voi (esperienza, curriculum, genere musicale trattato ecc..)
    – Un max di 3 video dove il possibile proprietario del locale/bur/ristorante/hotel/altro può vedere in anteprima le qualità sonoro e non solo del cantante band
    – prezzo richiesto per la serata
    – possibilità di ricevere domande da parte dell’interessato
    – calendario con le serate libere in modo che l’interessato possa prenotarvi per quella specifica data in base ai vostri impegni

    Come detto, il pagamento da parte del gestore del locale si riceve in anticipo tramite la piattaforma che provvederà a rilasciare il vostro dovuto al termine della serata.

    Questa soluzione andrà a risolvere anche da parte del gestore del locale in quanto automaticamente la piattaforma al momento della conferma da parte vostra, rilascerà dei post sui vari social in cui siete iscritti, comunicando a tutti i vostri fan che quel giorno specifico siete in quel posto a suonare.

    Inoltre il gestore del locale che vi ha richiesto per quella serata (ecco perchè il nome di Singer Time), sarà visibile dentro al vostro profilo in quanto vi ha ingaggiato.

    Ecco che i vostri fan potranno contattarlo per tempo grazie a tutti i contatti che ci sono e fissare la prenotazione di un tavolo o altro perchè desiderano essere presenti alla vostra serata.

    Questa difusione sui social e la presenza dei contatti del gestore del locale, contribuirà a portargli più persone.

    Voi inoltre non avrete più il rischio di non essere pagati a fine serata o di trovarvi un importo inferiore in tasca, in quanto il vostro compenso è tutelato dalla piattaforma che provvederà a rilasciarvelo in automatico il giorno successivo.

    Altra cosa importante è che il giorno successivo, arriverà al gestore una mail chiedendo di lasciare il feedback sulla vostra serata e la vostra professionalità.

    Questo giudizio rientrerà a fare parte del vostro profilo.

    Più ci saranno giudizi positivi a 5 stelle (proprio come avviene su siti di prenotazione alberghi e nei vari siti di recensioni), maggiori saranno in futuro i gestori che vorranno proprio voi.

    Il bello di tutto ciò è che non dovrete più essere voi ad andare dai gestori per procurarvi una serata, ma saranno loro che verranno nella piattaforma a prenotarvi in anticipo per suonare.

    Questo ribalta tutto il processo sbagliato che per anni ha penalizzato questo settore e finalmente tutela tutte le parti.

    Dimenticavo, registrarsi è assolutamente GRATUITO per i cantanti.

    Solo in caso di serata ASSEGNATA tramite la piattaforma, quindi a fronte di risultati si riserverà il 15% del costo ingaggio.

    Questo è la parte più importante del progetto Singer Time – La piattaforma N. 1 in Italia dove trovare cantanti professionisti per il tuo locale.

    Vi piace l’idea?
    Sono chiari i vantaggi che avrete finalmente tutelando il vostro lavoro?

    Mai più perdere tempo a cercare locali spendendo soldi di benzina e tempo per trovare le serata, saranno loro a venire da voi.

    Mi piacerebbe ricevere il vostro feedback e capire se siete interessati ad iscrivervi appena resa online.

    Attendo i vostri feedback.
    A presto.

    Giorgio

    P.S.: se avete altri vostri amici cantanti direzionateli qui a commentare, così iniziamo da subito a snocciolare gli eventuali dubbi e domande, e allo stesso tempo fornire imput per migliore il progetto e renderlo online quanto prima.

    SingerTime – La piattaforma N. 1 in Italia dove trovare cantanti professionisti per i tuoi eventi

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  14. Creare degli arrangiamenti o comporre un brano ex novo non è per niente facile. Per questo ho deciso di rivolgermi al laboratorio musicale Qhuaxapelo per far realizzare la base da inserire all’interno del mio cortometraggio, nonostante suoni la chitarra da quasi 10 anni.

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