Scaricare musica uccide i nonni….ma non uccide la musica. Ecco come guadagnare il doppio dai tuoi fans. senza vendergli il disco.

6a00d8344ba3ea53ef0120a9164b3c970bE’ il rito di passaggio di tutti i musicisti nell’era moderna: il momento in cui accettano di non poter più contare come una volta sulle entrate generate dalla vendita dei dischi per mantenersi. La gente non compra più musica come un tempo, e non lo farà mai più. Non è la crisi o la sfiga. Non la comprano più e punto.

Solo qualche anno fa tutti i musicisti si sgolavano spiegando al mondo perchè scaricare musica sia illegale, perchè danneggia il mercato musicale, le bands, i produttori, gli artisti e le etichette (ma di quest’ultime non frega mai niente a nessuno..diciamocelo..).
Tutti abbiamo abbracciato la bandiera del “scaricare musica illegalmente è come rubare un microonde dal negozio”.
E tutti ce la siamo bevuta. Almeno, i musicisti e l’industria musicale…ma i fans? no. Quelli non se la sono mai filata.

La RIAA (Recording Industry Association of America) ha fatto causa a oltre 35,000 fans per aver scaricato musica illegalmente, solo nella metà degli anni 2000. C’è stata la storia del 12enne incriminato per centinaia di migliaia di dollari. Le nonne, i cui nipoti usavano i loro computer, portate in tribunale e costrette a dichiarare bancarotta. Un nonno è anche morto mentre la controversia era ancora in atto e la RIAA ha detto ai parenti che avevano 60 giorni per piangere il defunto nonnino e poi avrebbero dovuto pagare loro.

Se ci pensiamo oggi…DENUNCIARE I FANS non era certo un bel modo per riconquistarli…

Anche perchè, guardiamo la realtà, non è servito a nulla. Le vendite non sono aumentate…e le vendite di iTunes scenderanno del 39% in 5 anni.
Gli incassi dello streaming non bastano a coprire la perdita di vendite dei musicisti. Ci vogliono numeri troppo alti per parlare di entrate significative.
Nel passato, se un artista aveva 10,000 fans, avrebbe potuto contare su $70,000 di entrate dalle vendite (ovvero $10 ad album su iTunes, meno il 30% di commissioni di iTunes) per ogni nuovo album uscito. D’altro canto ora, se ogni fan ascolta le 10 canzoni di un artista su Spotify 10 volte nei primi mesi (10,000 fans x 10 canzoni x 10 volte = 1 milione di ascolti…figo!!)…il fortunato artista guadagnerà “ben” $ 5,000 (o anche meno, se i fans guardano su YouTube e non ascoltano da Spotify). Purtroppo però solo gli artisti con milioni di plays vedranno entrate significative dallo streaming. E purtroppo molti di loro hanno contratti con etichette che si mangiano la maggioranza (se non tutti) dei guadagni. Non sembra ci siano grandi prospettive…vero? 😦

QUINDI?? LEGGI QUI SOTTO LE SOLUZIONI CHE TI PROPONIAMO!
Puoi anche imprecare contro la pirateria finchè non ti esplode la testa mentre i tuoi fans e la tecnologia se ne fregano e vanno avanti. Oppure, in quanto artista, potresti iniziare a pensare a come diversificare le tue entrate.
Ci sono società, e ne nascono tutti i giorni, che aiutano gli artisti a guadagnare.
Se “1,000 veri fans” in passato avrebbero potuto spendere $100 all’anno per il proprio artista preferito tra cd, concerti  e gadgets (che fa $100,000 all’anno)…come sarebbe se con il nuovo modello di mercato i veri fans arrivassero a spendere anche $500 a testa all’anno?? E se fosse una cifra a scalare? (es: 200 fans che spendono $500, 300 che ne spendono $250, 500 fans che ne spendono $100). Invece di guadagnare $100,000 all’anno, ne guadagneresti anche $225,000.

Non pensiamo che i fans non vogliano spendere $100 all’anno per il proprio idolo.. proviamo invece a domandarci se semplicemente non abbiano degli stimoli abbastanza forti per spenderli?!
Domandati COSA puoi offrire ad un fan, per il quale lui sarebbe disposto a pagare anche $500?

Se la tua unica risposta è: “la mia musica” sei fuori strada..
Kickstarter, PledgeMusic, Indiegogo e Patreon hanno permesso agli artisti di offrire premi e “ringraziamenti” di lusso per i fans più accaniti. Patreon ad esempio permette agli artisti di monetizzare i fans, BandPages permette anch’esso di monetizzare i fans in maniera ancora più creativa. BandCamp e Loudr permettono ai fans di stabilire un prezzo per i download lossless o mp3. Fanswell permette agli artisti di crearsi un tour di house concerts (quando la band viene e ti suona in salotto) per poter guadagnare il massimo da piccoli pubblici affezionati.
Le società di licensing (quelle che gestiscono e monetizzano i diritti d’autore) aiutano ora anche gli artisti indipendenti senza contratto ad ottenere gli introiti da sincronizzazioni, tv, films e aggregatori come SongTrust, CD Baby e Tunecore. Spotify ha integrato il merchandising all’interno dei propri servizi e YouTube ha inserito un sistema di tips (mance) all’interno dei propri canali.

Dobbiamo iniziare ad abbracciare nuove opportunità di monetizzazione e accettare che il metodo tradizionale di guadagno tramite i fans sia terminato per sempre.
Ci vuole una nuova mentalità. E’ una nuova era. I fans valutano quanto un artista possa valere, ma secondo le LORO regole (e non le tue) e spenderanno secondo le LORO regole! Non stranirti se ci sono dodicenni che pagano $250 per un’esclusiva su PledgeMusic…senza aver MAI comprato il cd….Qual’è il loro problema!????!! Nessuno! Il problema è il tuo se pensi che l’album valga ancora il prezzo che tu imponi!
Scoprirai con piacere che un album non vale quasi mai $10 dollari, mentre essere menzionati nel booklet o avere una t-shirt esclusiva o un’esperienza con te, vale oro! Il problema è che il prezzo ora non lo fai più tu!

L’album tiene attaccati i fans, ma è solo l’introduzione del tuo percorso…non è più il punto di arrivo! L’album è la “porta” che tu apri verso i tuoi fans per accoglierli. E questa porta deve essere aperta su Spotify, YouTube, o su ThePirateBay a pochi click. Imponendo un prezzo si tagliano fuori dalla porta almeno tre quarti dei fans. A quel punto il tuo album non è più una porta ma un muro.

Tanto gli artisti sotto contratto con le majors non hanno mai guadagnato molto dalle vendite del disco.
Hanno sempre dovuto affidarsi a entrate alternative (come andare in tour e il merchandising) per far fronte a quello che si tiene l’etichetta invece di versarlo all’artista. Lyle Lovett ha ammesso che dopo aver venduto 4,6 milioni di dischi (!!) l’introito delle royalties che l’etichetta gli lasciava era……$0. Ma ha avuto una carriera di grande successo.
Come mai la gente tace quando le etichette rubano (legalmente) ad un artista, mentre scatenano l’inferno quando lo fa un fan???

Quindi le opzioni di cui disponi ora sono:

puoi lamentarti e rompere le palle a tutti sul declino dell’industria musicale, esclamando che i fans non sono veri fans se scaricano illegalmente,

OPPURE,

puoi attivare la parte creativa del tuo cervello, accogliere le nuove tecnologie che aiutano ad accrescere la relazione artista-fan e fare la parte del boss in questo mondo pieno di fonti alternative di guadagno. A te la scelta.

 

 

Rispondi